
PsyMed
Studio Polispecialistico Area Psicologica e Medica a Roma Trastevere
Professionisti al servizio della tua salute!
PsyMed si trova nel cuore di Roma, nel noto e stupendo quartiere storico di Trastevere.
Per prenotare un incontro nello studio di Roma (Trastevere) è necessario compilare le domande che trovi a questo link. Le tue risposte saranno analizzate dai professionisti PsyMed e verrai contattato direttamente dal tuo consulente. Successivamente al primo incontro, verranno decisi i modi, tempi e termini di una eventuale presa in carico della tua richiesta.
Il Natale e le festività del Nuovo Anno in epoca di COVID-19 tra ansie e speranze!
Come sarà questo strano Natale in epoca di Pandemia? Quanta ansia proviamo nel prepararci alle festività con tante restrizioni?
Ci sentiamo minacciati e limitati nella nostra libertà, in costante allerta rispetto a possibili contagi e con un forte disorientamento nella organizzazione degli incontri familiari.
Le festività natalizie sono già di per sé un periodo delicato e spesso possiamo vivere quello che si chiama “Christmas Blues”, la “malinconia legata alle festività”che, quest’anno può essere amplificata dalla emergenza sanitaria che stiamo vivendo.
Possiamo sentirci sopraffatti dall’ansia, dalla tristezza, da momenti di noia o sentirci particolarmente irascibili; spesso possiamo soffrire d’insonnia, sopraffatti da pensieri negativi, oppure lasciarci andare alla pigrizia e alla passività.
Le convenzioni sociali e familiari rispetto allo scambio di auguri, le liste di regali ed il maggior tempo trascorso in famiglia possono innescare conflitti ed incomprensioni che appesantiscono le nostre giornate. È un periodo inoltre in cui si riacutizza la sofferenza per le persone che non ci sono più, per le separazioni e le crisi affettive o lavorative o per problemi legati alla salute.
In più le attuali limitazioni legislative per l’emergenza sanitaria ci obbligano a riorganizzare le nostre abitudini tradizionali, limitandoci nei contatti sociali oppure obbligandoci ad un isolamento indesiderato.
Come non cadere nella “tristezza delle feste"
- ACCOGLIAMO LE NOSTRE EMOZIONI: ciò che proviamo è prezioso; accogliamo ed accettiamo le nostre emozioni, anche quelle spiacevoli, senza sforzarci di essere felice a tutti i costi. In base a come ci sentiamo possiamo imparare a dire di “NO”, a rispettare i nostri desideri e a negoziare rispetto a questioni per noi spinose.
- CONDIVIDIMO I NOSTRI STATI D’ANIMO: regaliamoci la possibilità di condividere ciò che proviamo e pensiamo con le persone a noi care; chiediamo vicinanza e calore, al fine di non rimanere da soli con le nostre sensazioni spiacevoli.
- LA LISTA DELLE COSE BELLE: anche nei momenti più bui, in cui ci sentiamo sopraffatti dall’ansia e dal malumore, possiamo esercitarci a valorizzare le cose belle che comunque ci circondano. La nostra casa, le persone ai cui vogliamo bene, un animale domestico, il nostro lavoro, il buon cibo, un dono inaspettato, un bel film, ecc. Insomma possiamo “allenarci” a bilanciare i vissuti spiacevoli con quelli piacevoli. Se, invece, ci troviamo in una situazione di maggior disagio, magari in isolamento per COVID, o combattendo per altre malattie, o addirittura in ospedale, cerchiamo di guardarci intorno e di trovare anche una piccolissima cosa che può darci un po’ sollievo: un po’ di musica, il sorriso di un vicino, una bevanda calda e ristoratrice.
- RENDIAMOCI PROTAGONISTI: nelle situazioni in cui ci sentiamo particolarmente annoiati, passivi o “negativi”, attiviamoci cercando di proporre un’attività da fare da soli o in compagnia (un gioco, un film, una telefonata, ecc). La passività e l’arrendevolezza amplificano i nostri vissuti spiacevoli.
- RICARICARE LE BATTERIE: nei giorni di festa è fondamentale regalarci dei preziosi momenti per ricaricare le batterie, sia da soli che in compagnia. Ognuno di noi ha dei rituali che ci aiutano a “prendere aria” ed affrontare intere giornate di convivialità. Un bagno caldo, un riposino pomeridiano, un po’ di attività fisica, ascoltare la nostra musica preferita, chiamare un amico lontano, ecc.
Non ci resta che augurarci buone feste e buona RESILIENZA!
Dott.ssa Claudia Agostino – Psicologa Psicoterapeuta
Dott.ssa Claudia Agostino
Rimettersi in forma: come comportarsi al rientro delle vacanze
Il rientro dalle vacanze estive, in genere, non è piacevole soprattutto quando ci guardiamo allo specchio e notiamo quei chili di troppo depositati su fianchi e cosce, specie per noi donne. Ed è allora, e solo a quel punto, che emergono mille sensi di colpa ripensando a tutti quegli eccessi alimentari che avremmo potuto evitare...
L'importanza di una sana alimentazione
Per rimediare ai danni ricorriamo ai rimedi più disparati: c'è chi pratica il digiuno, chi elimina tutti i carboidrati dalla propria dieta o chi diventa ossessionato dal praticare sport per 'bruciare' quante più calorie possibili. In tal modo non si fa altro che stressare il proprio corpo, innescando cambiamenti ormonali che si riversano in maniera negativa sul nostro stato di salute e anche sulla perdita di peso.
Il mio consiglio per rimettersi in forma è quello di seguire un regime dietetico sano, equilibrato e, dove necessario, ipocalorico.
Tornare in forma con piano alimentare equilibrato
Un piano alimentare equilibrato si caratterizza:
- dal 15-20 % di proteine nobili derivanti da fonti come carne, pesce, uova e latte;
- dal 50-55% di carboidrati complessi derivanti da cereali, di cui il 10-15% da carboidrati semplici derivanti dalla frutta;
- dal 25-30 % di grassi, di cui i 2/3 dovrebbero derivare da fonti vegetali (oli) e 1/3 da quelle animali;
- da un apporto in fibre di 30 gr al giorno derivanti da cereali integrali, legumi, frutta e verdura.
I consigli per depurarsi e tornare in forma
Cosa fare per garantire al corpo la giusta ripartizione dei nutrienti sopra riportati e stare in forma?
- Mangiare pesce fresco almeno 3 volte a settimana, di cui almeno una volta quello azzurro ricco in omega 3;
- prediligere la carne bianca magra, 3 volte a settimana, rispetto a quella rossa (1 porzione media di 250 grammi a settimana);
- mangiare 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, in forma solida o anche liquida, attraverso centrifughe o frullati, per garantire al corpo vitamine e soprattutto sali minerali;
- preferire il consumo di olio extravergine di oliva a crudo per condire le pietanze;
- consumare i legumi almeno 2 volte a settimana;
- preferire le uova non più di 2 volte a settimana, sostituendole alla carne;
- evitare gli insaccati e limitare i salumi e formaggi;
- consumare una porzione al giorno di latte o yogurt;
- abbinare ai pasti principali una porzione di cereali (pasta, riso o pane), preferendo quelli integrali;
- evitare cibi cosiddetti spazzatura o junkfood, ossia cibi ricchi di sale, grassi e zuccheri e con basso valore nutrizionale come patatine fritte, cibi preconfezionati, dolci elaborati e bibite gassate;
- bere almeno 2 Litri di acqua al giorno, per garantire al corpo l'equilibrio idrico di cui necessita ed evitare la disidratazione;
A questo schema alimentare deve essere abbinata un'appropriata attività fisica e, a tal proposto, l'OMS raccomanda almeno 150 minuti alla settimana di attività moderata o 75 di attività vigorosa (o combinazioni equivalenti delle due) in sessioni di almeno 10 minuti per volta, con rafforzamento dei maggiori gruppi muscolari da svolgere almeno 2 volte alla settimana.
Basta seguire una sana alimentazione per rimediare ai “danni” fatti durante le vacanze estive, così come basta una sana alimentazione per stare in salute e in forma tutto l'anno.
Ricordo sempre che questi sono consigli generici e che ogni singola persona ha le sue esigenze nutrizionali specifiche, dunque ogni piano dietetico va personalizzato.
Se desideri maggiori informazioni o richiedermi il tuo piana alimentare personalizzato chiama al 338 23 17 920
Controllo dal nutrizionista in sicurezza
Coronavirus, i consigli del nutrizionista per una visita in sicurezza
Dopo questo lungo periodo di quarantena in cui probabilmente non abbiamo avuto modo di curare particolarmente l'alimentazione, ora è il momento con il progressivo ritorno alla normalità, di ricominciare a curare l'alimentazione come elemento centrale per la nostra salute.
L'alimentazione, spesso sottovalutata, costituisce un fattore importantissimo per la nostra salute.
Per prenderci cura di voi, noi nutrizionisti del centro PsyMed di Roma abbiamo ripreso le attività in sede, ma non abbiamo abbassato la guardia e per questo ci siamo adeguati alle disposizioni ministeriali per garantirvi la massima sicurezza durante le visite o i controlli con i nostri nutrizionisti.
Il professionista si impegnerà a garantire il massimo grado di rispetto del paziente e richiede altrettanto da parte di quest'ultimo.
Cosa deve fare il nutrizionista?
- Al termine di ogni visita provvederà alla disinfezione degli strumenti utilizzati e di tutte le superfici contaminate e procederà ad areare l' ambiente per almeno 15 minuti prima della visita successiva.
Cosa deve fare il paziente per andare dal nutrizionista?
- Non deve recarsi a studio se ha febbre ( T>37,5° C) o sintomi influenzali ed eventualmente contattare il professionista per fissare un nuovo appuntamento;
- Dovrà essere puntuale, rispettando l'orario che gli viene indicato per non creare assembramenti in sala d'attesa e per lo stesso motivo è vietata la presenza all'interno dello studio di accompagnatori, salvo minorenni;
- Deve indossare la mascherina;
- Deve disinfettarsi le mani con apposito gel posto all'ingresso della sala di attesa e indossare i guanti monouso che gli saranno forniti dal professionista;
Prevenzione e alimentazione sono due elementi cruciali per la nostra salute, non trascurarli!
Dott.ssa Cecere Carolina, Biologa e Nutrizionista a Roma
Consulenze psicologiche e psicoterapie… on line o a studio?
Psicoterapia online o seduta dallo psicologo in studio
A cavallo tra fase 2 e fase 3, ancora storditi dall’assurdità e tragicità della situazione in cui la pandemia da Coronavirus ci ha gettati senza preavviso, stiamo cercando di riorientarci e, dopo due lunghi mesi di restrizioni eccoci sulla soglia di un passaggio che potrebbe essere importante: ci viene data la possibilità di un riavvio, di riaffacciarci all’esterno, con cautela...
Questo articolo ti sarà utile se ti stai chiedendo: cosa succede ora alla psicoterapia? Sarà necessario ricorrere al supporto di piattaforme on line, oppure sarà possibile fissare delle visite a studio? Se sì, con quali accorgimenti?
Vediamo un po' insieme come stanno le cose…
Dallo psicologo… on line
Se prima del lockdown avevi in piedi un percorso di sostegno psicologico, consulenza o psicoterapia, durante la fase 1 della pandemia molto probabilmente avrai dovuto sospenderlo concordando ove possibile la sua prosecuzione on line con il tuo professionista di riferimento. Ciò che è successo è che, essendo professione sanitaria, lo psicologo non è stato obbligato dal decreto “Io Resto a Casa” a interrompere la propria attività, ma vista la gravità emergenziale della situazione, c’è stato un serio invito a livello istituzionale a trasferire on line tutte le attività che fosse possibile, o a differirle in altro momento. Nei fatti, tutti gli psicologi di PsyMed con estremo senso di responsabilità ed etica professionale, hanno accolto l’invito e sospeso le visite presso lo studio.
Il lato positivo e a tratti inatteso è che questa è diventata una opportunità per molti professionisti e pazienti di sperimentare e collaudare la modalità di lavoro on line. La diffidenza si è trasformata in curiosità e poi in soddisfazione!
Come si svolge una seduta on line
Riassumiamo qui le principali caratteristiche di una seduta on line, considerando che costituisce ancora oggi una opzione possibile, anche al di là dell’emergenza Covid (ovviamente da valutare e concordare con il professionista, tenendo conto della specificità della propria situazione):
- DURATA, FREQUENZA E COSTO
Le sedute hanno in genere la stessa durata, frequenza e costo di quelle a studio, salvo diverso accordo con il professionista. Dunque da questo punto di vista nulla cambia, non ti preoccupare!
- DISPOSITIVI
Avrai bisogno di una connessione internet e di un dispositivo (pc, IPad, smartphone) su cui scaricare l’applicazione che si concorda di utilizzare (Skype, Whatsapp, etc.)
- PRIVACY
Lo psicologo è tenuto al rispetto del segreto professionale come predisposto dall’art.11 del codice deontologico L.56/89, il che vale ovviamente tanto per i colloqui vis a vis quanto per quelli on line. Come tutela aggiuntiva, data la maggiore “esposizione” della modalità on line, paziente e professionista si impegnano (firmando un apposito consenso) a non far entrare nessuno nella propria stanza durante la seduta e a non registrarla.
E’ importante sottolineare che, nonostante le ovvie differenze legate alla distanza fisica tra professionista e paziente e allo strumento utilizzato per mediare la comunicazione, l’esperienza fatta (e supportata già da diversa letteratura) è che l’efficacia dell’intervento non viene compromessa, la relazione si “calibra” sul mezzo informatico lasciando aperte diverse possibilità di lavoro terapeutico.
Dallo psicologo a studio
Con la graduale riapertura delle attività, alcuni psicologi di PsyMed hanno ripreso a lavorare anche a studio, per assicurare continuità terapeutica a quelle persone che, per varie ragioni, non erano riuscite a proseguire il proprio percorso on line durante il lockdown (questo è accaduto soprattutto a bambini e anziani, ma non solo).
Consapevoli del fatto che la cura della salute mentale e del benessere psicologico non possono essere differiti troppo a lungo e che la situazione della pandemia ha creato, sta creando e creerà delle pressioni emotive notevoli nella popolazione, abbiamo sentito la responsabilità di essere disponibili ad una riapertura delle attività a studio e siamo contenti di farlo.
Ovviamente, data l’estrema delicatezza della situazione in corso, vogliamo muoverci con cautela: utilizzeremo una serie di misure precauzionali finalizzate a minimizzare appunto i rischi di contagio covid. Queste ti saranno adeguatamente illustrate nel momento in cui volessi prendere un appuntamento, ma anticipiamo intanto qui quelle più importanti.
Misure precauzionali per le visite dallo psicologo a studio
Ti chiediamo gentilmente di prestare attenzione a:
- SINTOMI INFLUENZALI
Misura la temperatura prima di recarti a visita e se >37.5 (così come in presenza di qualsiasi altro sintomo influenzale, specie respiratorio) contatta il professionista per concordare un altro appuntamento
- PUNTUALITA’
Non presentarti in anticipo, onde evitare di sostare in sala di attesa incrociando altre persone
- DISTANZA
Mantieni in ogni caso sempre la distanza di sicurezza
- STRETTE DI MANO
Evita strette di mano
- MASCHERINA
Presentati all’appuntamento già munito di mascherina e indossala in ogni ambiente dello studio
- IGIENIZZAZIONE MANI
Appena entrato in studio igienizza le mani con apposito gel, o in alternativa indossa guanti monouso nuovi (ossia non provenienti dall’esterno)
Dunque, ricapitolando: al momento è possibile sia la modalità on line che a studio, anche per le prime visite. La valutazione sull’opportunità di scegliere una piuttosto che l’altra potrai farla insieme al professionista di riferimento.
Non esitare a contattarci per avere maggiori info. Ti aspettiamo!
Insieme per ristabilire un nuovo equilibrio: essere genitori ai tempi del Covid-19
La crisi del Coronavirus ha obbligato tutte le famiglie a rivedere la loro organizzazione: molti genitori hanno trasferito il lavoro a casa e con la chiusura delle scuole e la didattica a distanza, l’impegno è aumentato.
La convivenza forzata, l’impossibilità di incontrare di persona amici e parenti per diverse settimane e le continue richieste dei figli, hanno creato, in alcuni, ansia, disorientamento e senso di impotenza, stati d’animo spesso di difficile gestione.
Ad oggi, nonostante la maggiore libertà di movimento, se da un lato c’è il desiderio di ricominciare, dall’altro prevalgono sentimenti di paura e preoccupazione per il futuro che possono minare l’equilibrio personale e familiare.
Se il rapporto genitori-figli è già di per sé complesso, ai tempi del Covid-19 diventa una vera e propria sfida.
Nasce così l’idea di aprire uno spazio di ascolto permanente rivolto ai genitori, in cui, attraverso un confronto costruttivo, poter recuperare le risorse individuali per riflettere su strategie più funzionali rendendo così, più efficace la comunicazione con i figli.
Gli incontri sono tenute da:
- Dott.ssa Maura Falocco (psicologa clinica/career counselor ed esperta su questioni che riguardano le relazioni in famiglia, a scuola e nel lavoro)
- Dott.ssa Emilia Metta (psicologa/psicoterapeuta, esperta di problematiche dell'età evolutiva e specialista in psicopatologia dell'apprendimento)
Partecipare allo spazio di ascolto per genitori
Per chi fosse interessato alla partecipazione allo spazio di ascolto è necessaria la prenotazione.
Si formano gruppi di massimo 10 persone. Iscrizione entro il 3 Giugno.
Costi: Ogni incontro ha un costo di 25 euro a persona (sconti per le coppie).
Il corso si attiva con un minimo di 4 iscritti.
I primi tre incontri saranno tenuti on-line ed appena ci saranno le condizioni di sicurezza per farlo, il corso sarà riattivato in sede, ossia presso il centro PsyMed in zona Trastevere a Roma
Informazioni e prenotazioni
Per info e iscrizioni telefono/whatsapp al 347 48 10 074 o 348 69 31 918
Dallo psicologo in estate?!
“Luglio col bene che ti voglio…”. Bastano le poche parole di questa nota canzone e il solleone degli ultimi giorni perché in pochi secondi la nostra mente ne associ altre assai piacevoli e desiderate, come “mare”, “amore”…
Eppure, spesso, l’estate non è solo questo! Porta con sé tante promesse/aspettative e, quindi inevitabilmente, a volte anche delusioni e frustrazioni.
Carichi delle fatiche dell’anno trascorso, magari ci si aspetta e si agogna divertimento e relax, ma non sempre ciò avviene. Oppure, ancora, si attende che le ferie e lo “stacco” dalla routine portino una “soluzione magica” a problematiche trascinate nei mesi precedenti. E invece…
Perché in estate il disagio psicologico aumenta?
Il periodo estivo, con il suo “tempo sospeso”, può fare da cassa da risonanza a pregresse situazioni di disagio e malessere.
Diverse le con-cause, tra le quali il fatto che la vulnerabilità della persona può aumentare in virtù del venir meno di alcune risorse relazionali importanti:
- Amici e parenti
Tutti partono…e possono essere percepiti come “lontani” non solo fisicamente, ma anche emotivamente: aumenta il gap tra come viene vissuta la propria condizione e come si vede quella altrui, secondo una logica binaria (felice-infelice, piena-vuota) che polarizza poi anche le emozioni
- Curanti
La non reperibilità di medici, terapeuti o operatori e assistenti di altro tipo, nonostante sia comprensibile, sacrosanta e per certi versi “terapeutica” (perché, tra le altre cose, il paziente può rendersi conto dell’umanità e dei bisogni del proprio curante, che diventa così per lui un “ buon modello”), può altresì ri-attivare vissuti di abbandono nella persona o, più semplicemente, costituire una “prova di autonomia” eccessiva, lasciandola troppo “scoperta”.
Nel periodo estivo, insomma, è facile che aumentino le situazioni di isolamento per chi ha delle pregresse situazioni di disagio o di franca (psico)patologia e che questo esponga la persona a dolorosi vissuti di solitudine e angoscia o a stati ansiosi più o meno invalidanti. Lo stesso dicasi per il sistema familiare della persona, solitamente coinvolto nella gestione della situazione, specie quando si tratta di condizioni psicopatologiche “importanti”: avere, per esempio, un parente anziano con ridotta autonomia o malattia degenerativa, oppure che attraversi una crisi psichiatrica richiede energie e organizzazione, smuove emozioni importanti e può (ri)attivare diversi conflitti familiari. Non di rado, infatti, mi capita di ricevere richieste di aiuto proprio da parte dei familiari, in vista della pausa estiva.
In questo periodo la vulnerabilità individuale, ovviamente, può essere messa alla prova anche in persone senza pregressa sintomatologia o disagio psicologico: il verificarsi di improvvisi e traumatici eventi o fasi di passaggio e cambiamento di vita possono aumentare il proprio impatto emotivo quando coincidono con la “sospensione” del periodo estivo. Licenziamenti, separazioni, lutti, trasferimenti, pensionamenti, malattie, attivano necessariamente dei vissuti depressivi e richiedono energia psichica per elaborare il cambiamento in corso. Tutto ciò può essere particolarmente faticoso se avviene in un momento in cui tutto intorno sembra fermarsi, tutti partono felici in vacanza…
Può anche accadere che, in assenza di eventi esterni “visibili” o di rilievo, emerga il bisogno di iniziare un percorso terapeutico: lo “stop” che l’estate quasi impone, può far emergere crisi e stati emotivi negativi tenuti sotto soglia durante l’anno, per cui tutto si fa tranne che ricaricarsi e prendersi cura di sé! E’ un po' come correre, specie se al di sopra delle proprie possibilità: finché si continua a farlo, nonostante si avverta la fatica, il dolore muscolare non esplode, ma quando ci si ferma il corpo diventa pesante, dolorante…aumenta la capacità di “sentirsi”, si entra in contatto con le proprie fragilità ed emozioni spiacevoli, coperte dalla fatica durante la corsa. In altre parole, la routine degli impegni lavorativi e domestici ci stanca spesso terribilmente, è vero, ma contemporaneamente ci protegge dalla possibilità (che è ovviamente un’opportunità, non solo un rischio!) di ascoltarci. E quando poi arriva l’estate…
Altra situazione frequente è la crisi di coppia: come si suol dire, con l’arrivo dell’estate c’è il rischio che la coppia scoppi! Questo avviene per diversi motivi. In linea generale, possiamo pensare che se ci sono delle aree delicate nel rapporto di coppia, con cui i due partners evitano il più possibile di entrare in contatto, è quasi matematico che vengano sollecitate in questo periodo. Decidere la destinazione per le proprie vacanze e come organizzarle chiama in causa tante questioni: bisogna negoziare tenendo conto dei bisogni di tutti i membri della famiglia, muoversi attraverso i cosiddetti “vincoli di lealtà” che legano i due partners alle proprie famiglie d’origine e agli amici, etc. Inoltre, l’arrivo dell’estate mette la coppia di fronte alla possibilità (e quindi eventuale difficoltà) di dedicarsi un tempo di svago, piacere e cura: un’intimità che può essere un toccasana, a lungo desiderata, oppure…temuta! Ritrovarsi così vicini e lontano dalla routine, se ci sono dei rancori o temi irrisolti, può essere “rischioso”… Ci sono poi le coppie separate: l’arrivo delle vacanze spesso riattiva il conflitto sulla gestione dell’affidamento dei figli. Insomma, l’estate non è per la coppia necessariamente sinonimo di relax.
Perché rivolgersi allo psicologo a giugno/luglio?
Il modo migliore per iniziare una psicoterapia, solitamente, presuppone la possibilità di “mettersi comodi”, ossia avere a disposizione una discreta dose di energie e di prospettiva temporale di fronte a sé. Questo, spesso, a giugno/luglio è difficile, sia perché si arriva stanchi dall’inverno trascorso, sia perché ad agosto solitamente è il terapeuta stesso ad andare in ferie e proporre quindi una sospensione del lavoro.
Eppure, rivolgersi a uno psicologo prima della pausa estiva può avere senso ed essere la “mossa giusta”: una preziosa àncora, sia per la gestione di situazioni difficili che si acutizzano in questo periodo, sia per l’avvio di un successivo percorso terapeutico.
In particolare, una consulenza psicologica richiesta nel “periodo pre-ferie” per quanto non possa evidentemente offrire “soluzioni” terapeutiche, può risultare utile per:
- orientare la persona e/o il suo sistema familiare verso la migliore organizzazione possibile per gestire la situazione, oppure, in casi di particolare complessità e/o urgenza, verso i Servizi Pubblici che possono offrire sul territorio un punto di riferimento anche ad agosto.
- valutare l’opportunità di avviare una terapia: “mettere un piedino” nella stanza del terapeuta prima della pausa estiva, permette alla persona di farsene un’idea, transitare verso settembre riuscendo a contenere l’angoscia, grazie alla consapevolezza dell’esistenza di uno “spazio terapeutico” pronto ad accoglierla alla ripresa delle attività.
Se senti il bisogno di uno spazio di ascolto competente contattaci: una consulenza psicologica può esserti di supporto ed orientamento in questo delicato periodo pre-ferie!
Promozione nutrizionista: Prima visita + primo controllo a soli 50€
Promozione Prima visita e primo controllo con il nutrizionista a soli 50 €
Con l'arrivo dell'estate diventa sempre più forte il desiderio di rimettersi in forma, talvolta anche ricorrendo a "diete fai da te" o ricercando prodotti miracolosi che, ahimè, non esistono.
Se senti l'esigenza di rimetterti in forma, ogni momento è quello giusto per iniziare. Un buon motivo per farlo ora? La promo Giugno! Approfitta di questa promozione per riservarti la prima visita e il successivo primo controllo dal nutrizionista ad un costo di soli € 50,00!
Non rimandare a domani e intraprendi oggi un percorso di ricomposizione corporea e di rieducazione alimentare per migliorare il tuo corpo e soprattutto il tuo stato di salute.
La prima visita dal nutrizionista
Durante la prima visita con la nutrizionista si procederà a:
- Spiegazione del metodo di lavoro e relativi costi;
- Misurazione di Peso, Altezza e principali Circonferenze corporee (vita, fianchi, coscia destra e sinistra);
- Valutazione BMI per la classificazione del paziente come SOTTOPESO, NORMOPESO, SOVRAPPESO, OBESO;
- Definizione di un diario alimentare da compilare;
- Elaborazione di un piano alimentare personalizzato;
- Definizione di un nuovo appuntamento per il primo controllo.
Prenota la tua visita dal nutrizionista a Roma
La Dott.ssa Carolina Cecere, Biologa nutrizionista, riceve su appuntamento presso lo studio polispecialistico PsyMed in via Ugo Bassi, 42 - zona Trastevere, Roma.
Per info e appuntamenti puoi chiamare al 338 23 17 920 o inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L'importanza della frutta secca in una sana alimentazione
Oltre ad essere una buona fonte di proteine vegetali, grassi insaturi, fibre, vitamine, minerali e composti antiossidanti, in grado di migliorare la qualità complessiva della dieta, secondo numerose ricerche la frutta secca, consumata abitualmente, può avere un ruolo positivo per la salute.
I benefici della frutta secca
Le più recenti novità della ricerca indicano benefici in diverse aree:
Malattie cardiovascolari
Da un ampio studio coorte è emerso che consumare frutta secca almeno 3 volte a settimana può ridurre il rischio di fibrillazione atriale del 18%. Inoltre, secondo una recente revisione il consumo di frutta secca si associa negativamente al rischio di malattia coronarica, infarto del miocardio, morte improvvisa e ictus.
Cancro
Uno studio prospettico su soggetti di età compresa tra i 55 e 89 anni ha rilevato come il consumo di oltre 10 gr di frutta secca possa ridurre significativamente il rischio di carcinoma polmonare a piccole cellule negli uomini.
Depressione
Da un'analisi all'interno della National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES), è emerso che i consumatori di noci avevano dei punteggi relativi alla depressione significativamente inferiori rispetto ai non consumatori di frutta secca e che tale associazione era più forte nelle donne.
Sindrome metabolica
Da uno studio longitudinale di 13 anni è emerso che coloro che consumavano maggiori quantitativi di frutta secca avevano un rischio inferiore del 24% di sviluppare sindrome metabolica e una minore gravità della stessa, rispetto a coloro che ne consumavano meno.
Inoltre è stato dimostrato che il consumo di frutta secca aiuta a proteggerci dal rischio di obesità, uno dei fattori predisponenti la sindrome metabolica.
In che modo la frutta secca aiuta a proteggerci dall'obesità?
Una recentissima review ha messo in evidenza i possibili meccaniimi sottostanti:
- Meno energia metabolizzabile. A livello sperimentale, è stato dimostrato che noci, mandorle e pistacchi hanno un valore di energia metabolizzabile inferiore a quello attribuito tramite i valori calorici di Atwater (4 kcal per 1 gr di carboidrati e proteine, 9 kcal per 1 gr di lipidi). Il contenuto calorico della frutta secca sarebbe, quindi, sovrastimato rispetto alla realtà.
- Sostituzione di alimenti e nutrienti meno salutari.
- Migliore controllo dell'appetito. La presenza sia dei grassi sia delle fibre, rallentando lo svuotamento dello stomaco e l’assorbimento degli zuccheri, aiutano a mantenere sotto controllo la glicemia e prolungano il senso di sazietà. Inoltre, la fibra presente promuove anche la crescita di batteri del microbiota intestinale che, con la fermentazione, producono acidi grassi a corta catena in grado di promuovere la regolazione dell'appetito e la riduzione di un'eccessiva assunzione di energia. Anche la quantità, la tipologia e le tempistiche di consumo possono giocare un ruolo importante.
- Aumento della termogenesi indotta dalla dieta, ossia l'incremento del dispendio energetico conseguente all'assunzione di nutrienti.
- Azione dei composti fenolici. I composti fenolici identificati nella frutta secca (stilbeni, tannini, acidi fenolici, aldeidi fenolici e flavonoidi) potrebbero avere un effetto positivo sull'adiposità.
- Effetti sulla composizione del microbiota intestinale che gioca un ruolo importante sull'adiposità.
Sì alla frutta secca all'interno della dieta ma fare sempre attenzione alle quantità!
La frutta secca a guscio (mandorle, nocciole, noci, anacardi, pistacchi, noci di macadamia, castagne, arachidi) per via dell'elevata presenza di grassi “buoni” ha un apporto calorico importante per cui è bene moderarne l'assunzione giornaliera. Per godere dei suoi benefici, la dose raccomandata è di 30 grammi al giorno, anche se l'apporto va personalizzato in base alle caratteristiche di ogni individuo in relazione al proprio apporto energetico giornaliero.
Fonti bibliografiche:
- W Rockstrom, J., Loken, B., Springmann, M., Lang, T., Vermeulen, S.,..& Jonell, M.(2019), Food in the antropocene: the EAT-Lancet Commission on healthy diets from sustainable food systes. The Lancet, 393 (10170), 447-492.
- Larsson, S. C., Drca, N., Bjorck, M., Back, M., & Wolk, A (2018). NUT consumation and incidence of seven cardiovascular diseases. Heart, 104 (19), 1615-1620.
- Bitok, E., & Sabaté, J. (2018) Nuts and Cardiovascular Disease. Progress in cardiovascular diseases,61,33-37.
- Hassannejad, R., Mohammadifard, N., Kazemi, I., Manourian, M., Sadeghi, M., Roohafza, H., & Sarrafzadegan, N (2018). Long-term nuts intake and metabolic syndrome: A 13 year longitudinal population-based study. Clinical Nutrition.
- Nieuwenhuis, L., & van den Brandt, P. A (2019). Nut and peanut butter consumation and the risk of lung cancer and its subtypes: A prospective cohort study. Lung Cancer, 128,57-66.
- Arab, L., Guo, R., & Elashoff, D. (2109). Lower Depression Scores among Walnut Consumers in Nhanes. Nutrient, 11(2),275;
- Tindall, A. M., Petersen, K.S., Lamendella, R., Shearer, G, C., Murray-Kolb, L. E., Proctor, D. N., & Kris- Etherton, P. M. (2018). Tree Nut Consumption and Adipose Tissue Mass: Mechanism of Action. Current developments in nutrition, 2(11), nzy 069.
Psicologo e Nutrizionista in sinergia: i gruppi per i Disturbi del Comportamento Alimentare
Presso lo studio PsyMed da diverso tempo il Dr. Fabio Meloni, psicologo e psicoterapeuta esperto in disturbi alimentari, tiene alcuni gruppi terapeutici sulla fame nervosa, a cadenza settimanale. La grande novità è che ultimamente ne è stato avviato uno in cui la sinergia con la figura del biologo nutrizionista, da sempre considerata risorsa importante, è stata intesa ben oltre la possibilità di un "semplice" coordinamento tra le due figure professionali sul singolo paziente (magari seguito individualmente): una volta al mese la Dr.ssa Carolina Cecere, biologa nutrizionista, partecipa agli incontri affiancando il Dr. Meloni e portando la propria competenza e professionalità nel vivo degli scambi del gruppo.
Ma vediamo più da vicino come funziona, rivolgendo qualche domanda ai professionisti coinvolti in questo interessante e innovativo progetto.
Dr. Meloni, a chi si rivolgono questi gruppi e come funzionano?
I gruppi di sostegno e terapia per Fame Nervosa, Disturbi del Comportamento Alimentare e Obesità accolgono persone che sono impegnate in un percorso di perdita di peso o sono in trattamento dietetico/nutrizionale e sentono difficoltà nel seguire una dieta in modo continuativo; oppure presentano Disturbi del Comportamento Alimentare o soffrono di Fame Nervosa. Inoltre i gruppi sono molto efficaci nell'aiutare le persone che hanno affrontato o stanno affrontando un percorso bariatrico a modificare il loro stile nutrizionale e a mantenerlo nel tempo. I gruppi si incontrano una volta alla settimana per 2 ore in giorni e orari differenti della settimana. Presso PsyMed (a Roma zona Trastevere) sono attualmente attivi due gruppi, il mercoledì dalle 15 alle 17 e dalle 19 alle 21. Altri due gruppi sono in attivazione e sono previsti per il lunedì dalle 11 alle 13 e il martedì dalle 21 alle 23. Le iscrizioni sono sempre aperte e per accedere è necessario sostenere un colloquio individuale preliminare.
Su quale input è nata l'idea di proporre un gruppo in cui lavorassero in sinergia e in modo integrato psicologo e nutrizionista?
Le problematiche con il cibo sono complesse e la maggior parte delle linee guida in materia, sia nazionali che internazionali, raccomandano l'approccio integrato e multidisciplinare nel trattamento di questo tipo di disturbi. Nei miei gruppi è previsto l'intervento del nutrizionista per un'ora al mese. Lo scopo non è quello di prescrivere diete o di verificare l'adesione ai piani alimentari. Piuttosto, il nostro obiettivo è quello di parlare di cibo e salute e di correggere i miti e le convinzioni – per lo più sbagliate e dannose - che le persone con problemi nella sfera alimentare spesso hanno.
Dr.ssa Cecere, lei è biologa nutrizionista, e dunque segue individualmente diverse persone con disturbi alimentari. Qual è la differenza, il valore aggiunto, che può venir fuori dalla sua presenza in un incontro di gruppo di questo tipo?
Nei soggetti che soffrono di Disturbi del Comportamento Alimentare è fondamentale intraprendere un percorso psicologico, ma fondamentale è anche il confronto tra chi condivide le stesse problematiche. Durante questo confronto, la presenza di un nutrizionista è l'ideale per inculcare le basi di una sana e corretta alimentazione e correggere dei comportamenti sbagliati: spesso le persone, inconsapevolmente, si fanno guidare nelle proprie scelte alimentari da conoscenze errate, senza alcuna base scientifica, magari dando credito al 'sentito dire' o a post pubblicati sui social. Direi quindi che la presenza di un esperto in nutrizione è essa stessa un valore aggiunto.
Come sente accolta dai pazienti la sua presenza nel gruppo? Che tipo di domande le rivolgono?
Sin dall'inizio il gruppo ha accolto positivamente la mia presenza, facendomi sentire parte integrante di esso e la conferma di ciò è data dal fatto che di volta in volta le persone mi riferiscono di aver cambiato delle abitudini, radicate ma di per sé errate, e che ciò le ha portate a migliorare la gestione del loro disturbo alimentare.
Le domande che in genere mi rivolgono spaziano da semplici consigli pratici, come ad esempio “cosa bisogna mangiare prima e dopo una corsa?” a quelle magari più complesse del tipo “come prevenire e/o gestire attraverso l'alimentazione gli attacchi di fame nervosa?”. Ma in generale posso dire che ogni domanda è importante perché offre uno spunto da cui partire per esplorare più concetti e questioni.
Dr. Meloni, alla luce dell'esperienza maturata finora in questo progetto e dei feedback raccolti dai pazienti nel gruppo che conduce, che idea si è fatto circa l'efficacia di questa "formula"?
I feedback sono molto positivi e stiamo lavorando per rendere la collaborazione ancora più efficace e produttiva per le persone che partecipano.
Se sei interessato ai nostri gruppi sui disturbi alimentari e fame nervosa attivi presso PsyMed a Roma (in zona Trastevere), contattaci saremo lieti di fornirti tutte le informazioni o rispondere alle tue curiosità.
Nutrizione nello sport
Presso il nostro centro a Roma, i nostri nutrizionisti forniscono una completa consulenza nutrizionale agli sportivi di qualunque disciplina.
A partire dalla valutazione dello stato nutrizionale e della composizione corporea in funzione dello specifico sport, viene stilato un programma nutrizionale personalizzato sulla base delle attività sportive, lavorative, di studio e delle consuetudini alimentari dei singoli atleti. E' possibile stilare un piano alimentare specifico per aumentare le performance sportive o per aumentare l'efficacia del piano di allenamento.
Cosa deve mangiare lo sportivo?
La dieta dello sportivo deve prevedere un alimentazione varia e compresa di tutti gli alimenti principali; nel caso degli sportivi è importante "calcolare" le quantità che devono essere proporzionali al tipo di attività fisica che si svolge. Inutile dire che quando l’attività fisica rallenta o cessa del tutto, è bene che l’ex‑atleta riduca proporzionalmente i suoi consumi alimentari, adeguandoli alle nuove abitudini.
Alimentazione e allenamento corretti a seconda del tipo di corpo
In letteratura si identificano tre tipi di corporature:
ECTOMORFO - La struttura corporea caratterizzata da arti lunghi, con ridotta percentuale di grasso corporeo e lenta acquisizione di peso.
ENDOMORFO - Struttura corporea piuttosto tondeggiante, con tendenza ad accumulare di grasso in vita, sui fianchi e sulle cosce.
MESOMORFO - Corpo atletico, con spalle ampie, braccia e gambe forti e vita stretta
In base alla tipologia di appartenenza la dieta viene modulato poichè ogni tipologia ha un fabbisogno alimentare specifico da soddisfare.
Alimentazione di un tipo ECTOMORFO
Un’alimentazione ricca di carboidrati, perché è proprio l’eccesso di calorie che consente di avviare lo sviluppo della massa muscolare. È inoltre necessario assumere una quantità sufficiente di liquidi.
Alimentazione di un tipo MESOMORFO
Un'alimentazione ricca di carboidrati durante il giorno, riduzione dell'apporto di carboidrati alla sera. Molte proteine e grassi buoni eabbondante frutta e verdura.
Alimentazione di un tipo ENDOMORFO
È molto importante avere un’alimentazione controllata, limitando quindi carboidrati e grassi. Si devono preferire le proteine per lo sviluppo muscolare, nonché abbondante frutta e verdura.
Se sei alla ricerca di un nutrizionista sportivo a Roma, contattaci con fiducia.