dott.ssa Annunziata Taccone, Biologo Nutrizionista
Le castagne, uno degli alimenti tipici di questa stagione autunnale! Tante sono le sagre e le feste nei dintorni organizzate in loro onore.
C’è chi le preferisce bollite, chi arrostite, chi essiccate. Ne esistono tante varietà ed il periodo di raccolta inizia proprio con l’autunno. In cucina la castagna è versatilissima: si presta bene sia nei piatti salati come zuppe o minestre o arrosti, ma è molto usata anche in pasticceria. Gustosa e super energizzante, è un vero e proprio toccasana per la salute. Grazie ai suoi preziosi nutrienti, la castagna è in grado di rafforzare le difese dell’organismo e ricarica di energia nei mesi che precedono l’inverno. La castagna è classificata come frutto anche se atipico: ha un quantitativo di acqua inferiore ed è molto concentrata in amidi. In particolare ha il 48,6 % di acqua, molti carboidrati e fibre e poche proteine e grassi. I minerali presenti nelle castagne sono Sodio, Calcio, Fosforo, Magnesio, Ferro, Potassio, Zinco e Rame. Anche le vitamine sono abbondanti: tra di esse, la vit.A, vit.C e numerose vitamine del gruppo B.
Proprio per questa ricchezza in micronutrienti, le castagne hanno tanti benefici che vanno sfruttati, con una particolare attenzione alle calorie!
Tante sono le credenze che ruotano intorno a questo frutto: vediamone qualcuna!
LE CASTAGNE SONO CONTROINDICATE NELLE DIETE?
E’ vero: le castagne non sono frutti IPO-calorici! L’apporto calorico delle castagne varia a seconda di come vengono consumate. Per 100 grammi di castagne fresche l’apporto calorico è pari a 200 Kcalorie. Se prendiamo invece in considerazione quelle bollite le calorie scendono a 130, le caldarroste 190 e quelle secche 290. Considerato che in un etto ci sono più o meno otto frutti, si capisce bene che fare una scorpacciata di castagne, soprattutto se secche, non fa tanto bene alla linea! Tuttavia fondamentale è sapere la quantità che si può assumere giornalmente in base al proprio piano dietetico e al grado di attività fisica.
MEGLIO MANGIARE CASTAGNE CRUDE O COTTE?
Decisamente più digeribili quelle cotte e senza la pellicola interna. Ancora meglio se bollite per via del contenuto calorico più basso (a parità di grammi, s’intende!). Se cotte al forno o arrosto bisogna sempre stare attenti alla temperatura per evitare lo sviluppo di sostanze tossiche dovute alla bruciacchiatura.
LE CASTAGNE CONTENGONO MOLTI GRASSI?
In realtà spesso dal punto di vista merceologico sono considerate frutta secca, ma si differenziano da essa proprio per il basso contenuto in grassi.
QUANDO MANGIARE LE CASTAGNE?
Sono ricche in amido e minerali per cui forse l’ideale sarebbe a colazione o nella prima parte della giornata, o dopo una intensa attività fisica. Per cultura, però, siamo abituati a consumarle dopo un pasto come il pranzo o la cena. Dunque che fare? Essendo dal punto di vista nutrizionale molto simili a cereali e patate, per minimizzare i danni di un eventuale carico calorico eccessivo, sostituiamole al pane magari!
UN DOLCE FATTO CON LE CASTAGNE CONTIENE MENO CALORIE?
Dipende sempre dalla “forma” in cui le castagne sono presenti! Se si tratta di marron glacé direi di no, ma se invece si tratta di farina di castagna allora (forse) sì, ma dipende poi da tutti gli altri ingredienti. C’è da dire inoltre che la farina di castagne ha un indice glicemico medio grazie al buon contenuto di fibre per cui non incide “troppo” sulla glicemia.
In conclusione quindi, godiamoci pure le castagne, purchè di buona qualità, senza esagerazioni e sfruttando la loro stagionalità.