Il primo incontro con il nutrizionista, il cui fine è quello di eseguire una completa valutazione del soggetto per poi poter stilare un piano alimentare personalizzato, ha una durata complessiva di circa 60 minuti, che sono strutturati nei seguenti momenti:
È consigliabile portare con sé al primo incontro:
La consegna del Piano Nutrizionale Personalizzato avviene dopo pochi giorni dalla prima visita e potrà essere consegnato a mano in un secondo incontro del tutto gratuito nella quale il nutrizionista analizzerà il piano con il paziente e gli fornirà tutte le indicazioni necessarie per poter iniziare il nuovo percorso alimentare.
Inoltre viene messa a disposizione per chi lo ritenesse più comodo l'invio via email del piano nutrizionale e tutte le indicazioni necessarie a cui potrà seguire anche una chiamata da parte del paziente in caso di ulteriori dubbi.
I controlli hanno una durata complessiva che va dai 30 ai 40 minuti, mentre la loro frequenza viene stabilita dal nutrizionista in base al caso in esame ed esigenze e richieste del paziente.
Ad ogni controllo verrà analizzato l'andamento del percorso nutrizionale del paziente attraverso la valutazione delle sue misure antropometriche (peso, circonferenze e pliche corporee) ed in base ai risultati ottenuti il nutrizionista valuterà se necessario apportare modifiche o continuare sulla stessa linea di azione.
Inoltre la regolarità degli incontri con il nutrizionista è di fondamentale importanza per chi intraprende un nuovo percorso alimentare in quanto non solo fornirà al paziente un valido supporto pratico con dei consigli e suggerimenti che lo aiuteranno ad affrontare al meglio la quotidianità, ma gli verrà garantito anche un valido sostegno psicologico, dandogli la giusta carica e motivazione.
Come nutrizionista all'interno del centro Psymed a Roma, fornisco anche ricette, consigli nutrizionali e una costante assistenza telefonica (chiamate e servizio whatsapp).
Inoltre un personale invito ad un semplice consulto va a tutti, anche coloro che non rientrano in queste categorie, in quanto lo scopo del nutrizionista non è solo quello di risolvere problematiche ma soprattutto é quello di prevenirle insegnando a fare scelte consapevoli e salutari puntando così al raggiungimento di uno stato di benessere psico-fisico.
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Ogni "paziente" dovrebbe avere con il proprio nutrizionista un rapporto di cordialità e fiducia. Perchè il trattamento dietetico abbia veramente effetto è necessario avere una certa complicità e fiducia con il nutrizionista, il quale dovrebbe discutere assieme alla persona i problemi che l'hanno spinta verso un trattamento dietetico e le possibili soluzioni, al fine di intervenire nel modo più corretto senza troppo gravare sulle abitudini alimentari e lo stile di vita della persona.
E' quindi importante instaurare un vero e proprio rapporto umano, fondato sulla stima e la fiducia reciproci: il "paziente" deve credere nelle capacità del proprio nutrizionista ed impegnarsi seriamente nel seguire le indicazioni che gli vengono fornite, dall'altra parte, il nutrizionista deve coinvolgere attivamente il soggetto nella stesura di una dieta mirata e personale, credendo nella volontà di seguirla dello stesso, e nel suo impegno per ottenere risultati concreti.
E' con quest'ottica che effettuo le mie consulenze nutrizionali, come se il trattamento fosse un percorso da intraprendere assieme al cliente, passo dopo passo, verso la soluzione dei problemi che l'hanno spinto a rivolgersi a me.
La prima fase della consulenza in cui parlo con la persona, per conoscerla, capire il motivo per il quale intende seguire una dieta ed esaminare i motivi che l'hanno spinta a chiedere un aiuto al nutrizionista. Durante il colloquio avviene una prima raccolta di dati utili alla stesura del piano dietetico, riguardanti sia le abitudini alimentari che lo stile di vita della persona.
In questa fase effettuo misurazioni in termini di: peso, statura, circonferenze e pliche corporee. Le misurazioni vengono effettuate a contatto con la pelle per non introdurre errori e sovrastime, date dagli indumenti, per questo è gradito che il soggetto indossi un abbigliamento intimo adeguato al tipo di visita che andrò ad effettuare. Il test bioimpedenziometrico viene effettuato attraverso l'uso di un bioimpedenziometro che permette di calcolare la composizione corporea in termini di massa grassa, la massa magra, muscolatura, acqua corporea e massa ossea. Sia la misurazione antropotmetrica che il rilievo bioimpedenziomentrico sono necessari per stimare lo stato di nutrizione della persona e per svolgere i calcoli dei fabbisogni energetici, al fine di poter elaborare una dieta ottimale e specifica per ognuno.
L'anamnesi alimentare è un'indagine che mi permette di conoscere le abitudini alimentari del soggetto sia attuali che passate, le eventuali terapie nutrizionali pregresse, i suoi gusti ed il generale stile di vita che conduce. Già in questa fase posso consigliare alla persona eventuali cambiamenti che sarebbe salutare adottare, sia a tavola che, in generale, nella vita di tutti i giorni. Il passo successivo è la stima del fabbisogno energetico della persona. Questo avviene indagando sulle attività quotidiane che il soggetto svolge, come lavoro, sport, hobbies ed interessi, e rapportando il tutto alle misurazioni antropometriche e bioimpedenziometriche precedentemente effettuate. In questo modo posso sviluppare un programma dietetico che sia il più vicino possibile alle abitudini ed alle esigenze del soggetto, senza perdere di vista gli obiettivi che, insieme, ci siamo prefissati di raggiungere.
Una parte importante della consulenza nutrizionale in quanto, insieme alla persona, si discute il problema che l'ha spinta verso il percorso dietetico ed, una volta inquadrato chiaramente il "problema", concordiamo insieme le soluzioni che più si adattano al caso.
Sulla base di tutti i dati ed informazioni ricavati dalla consulenza, verrà compilato un piano dietetico che sia il più possibile vicino alle abitudini alimentari del soggetto, in modo che sia più facilmente sostenibile, pur mirando ad ottenere i risultati concordati, nei tempi adeguati al caso.
Il gelato, il re dell’estate, piace a grandi e a piccini, a giovani ed anziani.
Confezionato, artigianale, alla frutta, alle creme, ce n’è per tutti i gusti, con la sua varietà riesce facilmente ad accontentare tutti!! E’ un ottimo rinfrescante per le giornate afose, dona il buonumore grazie alla presenza di zuccheri. La sua storia è molto antica: addirittura pare che i primi gelati risalgano agli anni prima di Cristo. Originariamente la ricetta di questo fantastico alimento era a base di riso cotto, spezie, latte e neve, per dare la caratteristica consistenza.
Oggi ne esistono una infinità di tipi, dagli industriali agli artigianali, dai gusti classici agli improbabili frutto di menti creative di maestri pasticcieri. Ma intorno a questo alimento ruotano tante storielle e falsi miti, sfatiamone qualcuno insieme!
Pare che nelle diete il gelato sia vietato! Ma è davvero così? Anche questo prodigio dei pasticcieri non è permesso all’interno di una sana e corretta alimentazione? Non proprio! Consideriamo sempre che, almeno per quanto mi riguarda, non esiste un cibo che debba essere bandito dalla tavola. Il divieto non aiuta nessuno, soprattutto d’estate, quando a una crisi di nervi derivante da un anno di lavoro si aggiunge anche questo! Ciò che conta è la moderazione e il contesto in cui è inserito. Per esempio io vieterei il gelato ad un ragazzino in sovrappeso che passa le sue giornate estive davanti la tv o qualche videogioco. Di contro, non lo vieterei ad un ragazzo che conduce una vita sana e non sedentaria.
I diabetici possono mangiare solo quello alla frutta! Ai diabetici, che sono golosi di natura, non chiederei di fare il sacrificio di rinunciare a un gelato per tutta l’estate o di sceglierlo solo alla frutta. Magari non tutti i giorni, ma possono sceglierlo tranquillamente alle creme se lo gradiscono. Paradossalmente il gelato alle creme ha meno zuccheri e, grazie alla presenza di lipidi, ha un indice glicemico più basso e ciò “non incide troppo” sulla glicemia.
Il gelato alla soia e’ piu’ salutare! No. Semplicemente il gelato alla soia non contiene ingredienti di derivazione animale e non ha colesterolo. Di certo non può essere considerato più salutare solo per questa caratteristica.
No. Quando si pronuncia la parola “confezionato” subito si pensa alla presenza di conservanti. C’è da dire che in questo caso non è proprio così, in quanto la catena del freddo aiuta la conservazione. Ecco, io farei più attenzione ai coloranti, per esempio, dei ghiaccioli!
Il gelato sostituisce un pasto! In teoria una tantum si può anche fare, ma questa non deve essere una regola! Nutrizionalmente parlando un gelato contiene perlopiù zuccheri semplici e grassi, quindi non può essere un adatto sostituto di un pasto come il pranzo o la cena. Inoltre, proprio la presenza di zuccheri semplici ne fanno un alimento poco saziante: a meno di due ore dalla sua assunzione si rischia di tornare affamati con il risultato di mangiare più di quanto dovuto.
Concludo con una piccola curiosità. Da qualche anno si parla di Gelato PROBIOTICO, ovvero un gelato arricchito in fermenti lattici che ha la funzione di mantenere la flora intestinale e allontanare la carie dentale (soprattutto grazie alla presenza di Bifidobacterium lactis e Lactobacilus Acidophilus). Perfetto, quindi oltre ad essere buono fa anche bene!! Peccato che rarissime siano le gelaterie che producono questo “biogelato”. Per ora resta, forse, più una trovata commerciale!
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Le vacanze estive sono ormai alle porte ma tanti di noi si chiedono: “cosa posso fare per non riprendere i chili persi con tanto sacrificio magari proprio in vista della prova costume?”
Innanzitutto è bene ricordare che in vacanza la parola d'ordine è relax, fisico ma soprattutto psichico, quindi porsi la domanda è giusto ma non deve diventare un problema che spinge ad adottare un regime ipocalorico anche durante questi pochi giorni dell'anno e a non godersi quel meritato riposo.
Allo stesso tempo però dobbiamo avere tanto buon senso evitando 'abbuffate' alimentari con pasti supercalorici che provocherebbero senso di gonfiore, pesantezza e a lungo andare la ripresa di tutti i chili persi e al successivo senso di colpa per non essere riusciti a controllare la tentazione verso certi cibi.
Per evitare tutto ciò, vi proponfo alcuni semplici suggerimenti per mantenere la propria forma fisica ed equilibrio psicologico durante le vacanze estive.
Per chi avesse optato nella scelta di una vacanza in montagna in cui la parola chiave è escursione, beh diciamo che è tanto avvantaggiato in quanto il suo fabbisogno energetico si mantiene alto o addirittura va ad aumentare. In questo caso il consiglio è di modificare la propria dieta e di fare delle scelte alimentari in base alle attività fisica programmata. Iniziare la giornata con la giusta carica ed energia senza appesantirvi troppo se evete in programma di fare una lunga escursione poche ore più tardi, quindi prediligete una colazione con una quota di carboidrati e proteine, mantendendo bassi i grassi che aumenterebbero di gran lunga i tempi di digestione compromettendo l'attività in programma. Potete optare per fette di pane tostato con affettati magri come fesa di tacchino o bresaola o con fomaggi freschi leggeri e abbinare frutta fresca o un buon succo di frutta.
Vi suggerisco di sostenervi durante l'attività con acqua o ancor meglio bevande, come succhi di frutta per evitare un calo di minerali ed energie.
Al termine dell'attività fisica reintegrate le vostre scorte di glicogeno con un piatto di pasta o riso con verdure e sosotenete i vostri muscoli abbinando una buona quota proteica. Questo momento di ricarica può coincidere con il pranzo o con la cena, se l'attività è programmata al pomeriggio adottate il suggerimento che vi ho dato per la colazione anche per il pranzo.
Per chi avesse scelto invece una vacanza in un villaggio turistico o in un hotel, beh qui è davvero dura resistere alla tentazione di quei grandi e stracolmi buffet.
In questo caso il consiglio principale che posso darvi è di non limitarvi, di assaggiare tutto, ma quello a cui dovete fare attenzione sono le quantità; quindi ricordate tutto ma poco!
A colazione optate per dei prodotti locali del posto, per una colazione alternativa, magari salata con pane tostato integrale, uova e frutta fresca ed evitate il classico cornetto e cappuccino, così facendo lascerete più margine di calorie che potrete assumere nell'arco della giornata e in questo modo potrete limitarvi meno sia a pranzo che a cena.
Inoltre fate in modo che uno dei due pasti, il pranzo o la cena sia meno ricco dell'altro, ad esempio se volete concedervi una cena in cui non volete rinunciare a nulla e godervela senza pressione, a pranzo magari optate per un'insalata, un estratto di frutta e verdura o una premuta di frutta, in modo da creare una condizione di semindigiuno, così da non eccedere con le calorie totali giornaliere, ma soprattutto per “depurare e detossificate” l'organismo.
Infine, per tutti quelli che hanno programmato una vacanza culturale, tra monumenti e musei, il consiglio è di fare una colazione molto ricca abbinando carboidrati, grassi e proteine magari scegliendo un buon yogurt greco con muesli e frutta fresca o del pane integrale con affettati magri e un succo di frutta.
A pranzo fate attenzione soprattutto a non esagerare con carboidrati e grassi, anzi manteneteli bassi così da evitare senso di pesantezza che vi comporterebbe sonnolenza non permettendovi di essere attivi per i programmi pomerdiani.
Il suggerimento è, quindi, quello di preferire proteine derivanti ad esempio da pesce o carne e una porzione di verdura e di prediligere i carboidrati la sera che aiuteranno a coinciliare il sonno per un sano riposo.
Inoltre, preferite sempre la cucina locale che vi offre una qualità del cibo migliore con la possibilità di prodotti a chilometro zero. Evitate, invece, i fastfood che vi offrono piatti espressi ad un costo ridotto, ma che sono anche ipercalorici e non salutari.
Durante l'arco della giornata non dimenticate mai di bere e di reintegrare la perdita dei minerali con succhi e centrifughe di frutta e verdura o, perché no, un bel gelato.
Pochi semplici mosse per godervi la vostra estate! Ricordatevi che la dieta è da intendersi come uno stile di vita e alimentare corretto che ci consente di mantenere il peso forma e uno stato di salute ottimale. Per questo motivo è importante non vivere il periodo di ferie o di vacanza come un momento in cui mangiare tutto ciò di cui si privati durante la dieta.
Se stai seguendo una dieta ricordati che è importante, al termine delle ferie, confrontarti con il tuo nutrizionista, in modo da fare il punto della situazione e riprendere subito le redini del tuo percorso!
Se invece il rientro dalle ferie ti ha spronato a metterti a dieta o desiderate ricevere una consulenza di un Nutrizionista per individuare il miglior piano alimentare che si adatti alle vostre esigenze, rivolgetevi ai nutrizionisti di PsyMed Roma così da essere sicuri di ricevere i giusti consigli.. e il relax è assicurato!
Per avere risultati eccezionali nell’ambito sportivo, è fondamentale condurre un regime di alimentazione accuratamente studiato e preparato per ogni tipo di performance.
In ambito sportivo, infatti, la richiesta energetica del nostro organismo è diversa rispetto a quanto necessario ad un individuo statico e, pertanto, tutte le componenti devono essere strutturate in modo da poter garantire il giusto apporto al nostro corpo.
I nostri nutrizionisti seguono da anni vari atleti in varie discipline sportive con l'obiettivo di aumentare le performance sportive, massimizzando le prestazioni dell'alteta e migliorando anche il benessere psico-fisico.
Oggi sappiamo che è necessario curare l'alimentazione sia nelle fasi di preparazione ad una competizione, sia in prossimità della stessa, non tralasciando anche l'alimentazione del post-gara. Ogni atleta dovrebbe essere consapevole delle proprie scelte alimentari e, guidato con opportune strategie nutrizionali da un esperto, raggiungere i suoi obiettivi con successo.
Una dieta equilibrata aiuta a far fronte a varie situazioni che in campo sportivo avvengono di frequente, come le variazioni del carico di allenamento e dell’orario in cui questo viene svolto e la ricerca di un cambiamento della composizione o della massa corporea.
Un’adeguata alimentazione aiuta anche a ridurre il rischio di malattia e di infortuni e a soddisfare i fabbisogni nutrizionali di soggetti sportivi particolari (bambini e adolescenti, donne, vegetariani e vegani, persone di terza età).
Abbinare una corretta nutrizione all’esercizio fisico è la chiave per <strong>mantenere il proprio corpo in salute e raggiungere la forma fisica desiderata, ed è ciò che dovrebbe fare qualsiasi persona, atleta e non.
Oltre ad un regime di alimentazione corretto e salutare, non bisogna dimenticare quanto anche l’idratazione per uno sportivo giochi un ruolo decisamente di rilievo.
Se sei alla ricerca di un nutrizionista sportivo a Roma (zona Trastevere) affidati con fiducia ai nutrizionista PsyMed, contattaci e insieme miglioreremo le tue performance sportive.
Con l'arrivo dell'estate, del caldo e delle belle giornate arriva purtroppo anche la temutissima prova costume, soprattutto per le donne che, guardandosi allo specchio, ritrovano la loro nemica tanto temuta e nascosta in inverno... la cellulite!
Ebbene si: lei è sempre lì, non è sparita o, per chi non ce l'avesse mai avuta, è purtroppo arrivata.
A questo punto c'è chi si deprime o chi invece cerca la soluzione miracolosa... sbagliato!
Innanzitutto cerchiamo di capire cos'è la cellulite e da cosa è causata così da poter capire poi come eliminarla!
È un problema molto diffuso, soprattutto nelle donne, che non sempre si associa ad una condizione di sovrappeso o obesità. La cellulite vera e propria, da non confondere con una semplice ritenzione idrica o qualche accumulo adiposo localizzato, è una patologia caratterizzata dall'alterazione della normale struttura epidermica dovuta alla protrusione delle sottostanti cellule adipose nello strato reticolare del derma causata da un indebolimento del tessuto connettivale interposto tra l'epidermide e il tessuto muscolare. A ciò si associa anche una alterata circolazione sanguigna che determina il raffreddamento delle zone interessate.
Essa è una condizione multifattoriale, per cui a concorrere alla sua presenza ci sono varie cause, ma tra queste, in primis, consideriamo il ruolo dei fattori ormonali. Nel processo di formazione della cellulite, entrano in gioco diversi ormoni tra cui insulina, noradreanilina, ormoni tiroidei e in particolare gli estrogeni che influiscono negativamente sul tessuto connettivale citato sopra causandone un suo indebolimento e un'espansione delle cellule adipose nello strato dermico determinando il caratteristico effetto di pelle a buccia d'arancia o, nel peggiore dei casi, di vere e proprie fossette visibili a occhio nudo.
In più riscontriamo fattori aggravanti quali una scarsa circolazione, debolezza dei tessuti, traumi e aumento del volume degli adipociti.
Tra i due sessi, quello maggiormente a rischio è quello femminile per la prevalenza di estrogeni e anche di una maggiore percentuale di grasso corporeo rispetto ai maschi.
Tra le donne quelle più soggette a cellulite sono quelle più formose e che hanno tendenza ad accumulare grasso nelle parte inferiore del corpo (gambe,cosce, glutei).
Come già detto, la cellulite non sempre si associa al peso ma nella maggior parte delle volte si, per cui se si è in una condizione di sovrappeso o obesità bisogna mirare in primis alla perdita di peso che deve essere graduale e non repentina. Se invece si è in peso forma bisogna cambiare le proprie scelte alimentari.
SI:
NO:
Punto fondamentale è un adeguato allenamento fisico!
Per contrastare la cellulite bisogna prediligere esercizi anaerobici, di resistenza e di forza piuttosto che esercizi aerobici prolungati ed estenuanti rischiando di aumentare la degradazione proteica e la perdita di tono muscolare e di stressare ulteriormente il corpo.
L'esercizio fisico, inoltre, va sempre associato ad uno stile di vita attivo che si persegue con poche semplice mosse come ad esempio usare le scale piuttosto che l'ascensore, raggiungere il luogo di lavoro a piedi quando è possibile, una bella passeggiata in bici nel tempo libero, una corsetta leggera di primo mattino, ridurre quanto più possibile il tempo trascorso davanti al pc o alla tv.
Un valido aiuto può essere rappresentato da queste integrazioni:
Prima di procedere con la loro assunzione però confrontati sempre con un esperto che ti saprà indirizzare sulla formulazione a te più adatta evitando effetti indesiderati.
E’ importante ricordare che una corretta alimentazione, sempre associata a regolare ed adeguata attività fisica, permette di raggiungere o mantenere una condizione ideale di benessere ed equilibrio dell’intero organismo.
La sinergia dei punti descritti ti sarà di grande aiuto per combattere la cellulite, ma per una strategia mirata, specifica alla tua problematica e per essere davvero pronta alla tua prova costume affidati ad uno specialista che saprà indirizzarti nel ritrovare il tuo stato di benessere, affidati ai nutrizionisti di PsyMed Roma! Contattami per maggiori informazioni o richiedere consigli, sarò felice di risponderti
PsyMed con i suoi nutrizionisti a Roma (zona Trastevere) è da sempre al fianco sia degli atleti professionisti che intendono aumentare le proprie performance tramite una dieta personalizzata, sia degli atleti amatoriali che approcciano lo sport semplicemente per sentirsi in forma, e necessitano di una dieta e di un regime alimentare equilibrato e bilanciato.
Nello sportivo, sia amatoriale che professionista, la corretta alimentazione è fondamentale per raggiungere i risultati prefissati. Infatti, nonostante la costanza degli allenamenti, le cattive abitudini alimentari possono portare a una scarsa efficienza dell’organismo diminuendo notevolmente le performance sportive e, nei casi peggiori, sviluppare malattie.
Un nutrizionista in particolare:
I linea di massima, per uno sportivo amatoriale, il regime alimentare consigliato si poggia sulla dieta mediterranea, che assicura un buon apporto glicidico, accompagato da un adeguato apporto idrico e di minerali. In genere la quota calorica da integrare è rappresentata dal 15-20% del normale apporto giornaliero dello sportivo.
Nel caso di sportivo professionista, è opportuno differenziare la dieta tra i periodi di allenamento e il regime alimentare nei periodi di gara, oltre naturalmente all’alimentazione di base. Per quello che riguarda quest’ultima, non deve essere troppo differente da una dieta sana ed equilibrata seguita da qualsiasi adulto che voglia mantenersi in salute.
Nei periodi di allenamento la dieta deve avere un buon contenuto calorico per soddisfare l’aumentato fabbisogno, accompagnato da un adeguato apporto di proteine. Per gli sportivi con masse muscolari molto sviluppate è importante individuare il corretto apporto di proteine rispetto al peso corporeo, quantità che deve garantire il corretto sviluppo muscolare senza però andare ad appesantire il fegato e l'operatività dei reni.
Chiariamo subito che l’intervallo considerato fra pasto e gara è quello che va dalla fine del pasto all’inizio del riscaldamento (che innescando un’attività fisica seppur blanda rallenta i processi digestivi) e che spesso la digestione del pasto pregara è rallentata da un possibile aumento della tensione nervosa del soggetto. E' opportuno quindi calcolare questo intervallo per calibrare quando effettuare il pasto pre gara e cosa mangiare, per evitare di cibi poco calorici, cibi molto voluminosi (tipo megadosi di verdura ipocalorica) che provocano un inutile ristagno intestinale non essendo smaltiti in tempo rispetto alla gara. Evitare anche cibi troppo salati che causano un appesantimento inutile per una temporanea ritenzione idrica.
A fine gara è fondamentale reintegrare tutti gli elettroliti e i minerai "consumati" durante la gara, è importante quindi reintegrarli tramite succhi di frutti, acqua ed alimenti ricchi di sali minerali.
Di fatto, tocca a ciascun atleta individuare la propria “dieta ideale”: così come non esiste una regola fissa che determini quale sia il ritmo di gara individuale, non esiste una dieta dello sportivo universalmente valida, pertanto è necessario fare per tempo delle prove e dei tentativi per individuare l’alimentazione adatta alle proprie esigenze fisiche. Se desideri essere seguito da un nutrizionista sportivo, affidati ai nostri collaboratori, contatta uno dei nostri nutrizionisti a Roma, saremo felici di seguirti nel tuo percorso tramite una dieta personalizzata sulle tue esigenze.
Spesso, al supermercato, di fronte ad un alimento che ci apprestiamo a comprare, la nostra scelta cade sull’equivalente “LIGHT” o “leggero”. Ciò accade soprattutto quando siamo a dieta: una vocina dentro di noi ci spinge a scegliere il prodotto con la dicitura light e così, rassicurandoci, ci sentiamo a posto con la nostra coscienza! Ma è davvero così vantaggioso consumare un prodotto light? Se pensiamo che negli Stati Uniti gli scaffali dei supermercati sono pieni di milioni e milioni di “prodotti leggeri” creati appositamente per tagliare grassi e zuccheri dalla dieta, ma che proprio in America c’è il più alto tasso di sovrappeso e obesità, mi viene da dire che i conti non tornano!!
Facciamo chiarezza. Con il termine “LIGHT”, secondo l’art.174 dell’Oderr, si intende un alimento in cui il suo valore energetico è stato ridotto di 1/3 rispetto a quello dell’equivalente prodotto “normale”. Bene, quindi ci viene da pensare che qualcosa tra gli ingredienti sia cambiato “in meglio” per avere meno calorie. NO, la relazione non è così semplice e lineare! Consideriamo in primis che una riduzione comporta sempre una sostituzione o un aumento di qualcos’altro: parliamo di prodotti confezionati che, per essere venduti, devono mantenere la stessa appetibilità e consistenza.
Facciamo qualche esempio. La dicitura “SENZA GRASSI” non indica necessariamente una assenza di grassi, semmai una riduzione. Generalmente i grassi sono sostituiti o da un aumento degli zuccheri oppure da proteine, fibre, amidi. L’aumento degli zuccheri non è da sottovalutare: questa ulteriore quantità va a sommarsi all’introito di zuccheri del giorno, della settimana e del mese. Se non si sta veramente attenti, si corre il rischio di depositare grasso, soprattutto viscerale. La sostituzione di grassi con proteine, fibre e amidi invece comporta l’addizione di conservanti, in quanto, l’aggiunta di acqua per la lavorazione rende più instabile il prodotto da un punto di vista microbiologico che necessariamente deve “essere corretto”.
Quando leggiamo invece “SENZA ZUCCHERI o “SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI” vuol dire che sono stati ridotti o persino azzerati, ma necessariamente sostituiti da edulcoranti naturali o artificiali, come aspartame, saccarina, ciclamato, che non hanno calorie ma comportano tutta una serie di altri problemi; si discute, per esempio, ancora l’effetto neurotossico dell’aspartame, largamente usato da “chi è a dieta”! Quindi: meno grassi, ma PIU’ ZUCCHERI e/o PIU’ CONSERVANTI; meno zuccheri, ma PIU’ SOSTANZE ARTIFICIALI! Ci conviene???
C’è da aggiungere poi che i prodotti light spesso sono più poveri di micronutrienti, in quanto sottoposti a maggiori processi di trasformazione, hanno un costo maggiore, probabilmente proprio perché più lavorati, anche se dovrebbe essere il contrario, e, a volte, hanno un contenuto di Kcalorie di poco inferiore ai loro corrispettivi non-light. Hanno di certo più conservanti, edulcoranti e spingono a mangiare di più, sia per via del minor senso di sazietà che possono dare (uno zucchero sazia meno di un grasso!), sia per via della condizione psicologica a cui ci sottopongono: è light quindi posso mangiarne di più!!
A questo punto il paradosso Americano ci sembra più chiaro! Light non vuol dire “più leggero” o “più sano” per forza, anzi! Il mio consiglio è di guardare sempre le etichette, leggere con attenzione e valutare con calma la scelta di ciò che portiamo a tavola. Chiedete pure aiuto al vostro NUTRIZIONISTA che saprà consigliarvi e guidarvi attraverso una scelta più consapevole e mirata al benessere e alla salute.
PsyMed, studio polispecialistico con sede a Roma (zona Trastevere), è un centro in grado di seguire e supportare a 360 gradi la futura mamma e la sua famiglia, sia durante la gravidanza che dopo il parto. I servizi e le professionalità messe a disposizione sono di tipo psicologico, nutrizionale ed osteopatico.
Prepararsi ad accogliere una nuova vita è un percorso tanto emozionante quanto delicato e spesso ricco di sfide e fatiche: intraprenderlo facendosi affiancare da personale qualificato è una scelta importante per i genitori nonché una prevenzione per il nascituro!
All’interno del centro PsyMed a Roma potrai scegliere di affidarti ad ostetriche professioniste, che ti accompagneranno dalla gravidanza al parto, in alcuni momenti e quando possibile includendo anche il futuro papà.
In particolare, vengono periodicamente attivati dei corsi di preparazione al parto in cui prendere contatto emotivo, conoscere e apprendere una serie di competenze e strategie per gestire al meglio le sfide legate alla gravidanza, il travaglio, il parto, l’allattamento e le cure neonatali.
Per maggiori informazioni sui corsi pre-parto di PsyMed Roma visita la pagina dedicata “Verso la nascita e oltre”
Durante i 9 mesi che precedono il parto, il corpo della donna subisce numerosi e significativi cambiamenti e le strutture corporee possono andare incontro a disfunzioni osteopatiche, generando perturbazioni, fastidi e dolori. In particolare la futura mamma potrebbe soffrire di:
PsyMed con i suoi qualificati osteopati, può aiutare la futura mamma nella cura di questi fastidi; i trattamenti osteopatici mirano infatti ad assistere il naturale processo della gravidanza aiutando il corpo della mamma a trovare l’assetto meno “gravoso” possibile. L’osteopata con i suoi trattamenti si preoccuperà anche di preparare le strutture del corpo della paziente a svolgere al meglio il loro compito durante il delicato momento del parto.
Gli Osteopati di PsyMed, inoltre, possono rivelarsi utili per seguire la neo mamma anche dopo il parto, aiutandola a recuperare in maniera ottimale gli stress che il corpo ha subito durante la gravidanza, il travaglio e il parto.
La dolce attesa e il successivo periodo di allattamento, richiedono alla donna un’attenzione particolare alla propria alimentazione, al fine di garantire a se stessa e al piccolo il giusto nutrimento, contrastare eventuali sintomi (nausee, reflusso,etc.) e ridurre il più possibile il rischio di contrarre spiacevoli e/o pericolose infezioni.
Ovviamente, muoversi da autodidatte in questo caso può non essere semplice e sicuro, specie se la futura mamma ha delle condizioni di salute o uno stile alimentare che richiede un’attenzione particolare (es.: diabete, veganesimo, etc.).
I dietisti e nutrizionisti di PsyMed sono in grado di offrirti una consulenza e supportarti definendo un piano alimentare personalizzato, seguendoti sia durante la gravidanza che durante l'allattamento
L’arrivo di un figlio, specie se si tratta del primo (ma non solo), produce sia a livello individuale che nella coppia, tanti “sconvolgimenti”: bisogna fare spazio a nuove emozioni, pensieri, funzioni, ruoli, confini, tempi. Una riorganizzazione che, accanto alle tanto decantate (e socialmente più accettate) gioie, richiede anche tante fatiche e, a volte, può accompagnarsi ad un innalzamento della tensione nella coppia (per esempio nella gestione dei rapporti con le famiglie d’origine, che con il nuovo nato manifestano in modo più chiaro la loro presenza/assenza e il loro modo di “esserci”) o far (ri) emergere delle sintomatologie individuali (stati di ansia, depressione, etc.) che spesso non caratterizzano solo l'umore della futura mamma ma anche del papà
Gli psicologi e psicoterapeuti di PsyMed Roma mettono a disposizione la loro competenza per supportare il futuro genitore o la coppia nel suo delicato compito (servizi di consulenza e sostegno psicologico), e/o per accompagnarla in un percorso terapeutico, qualora emergessero delle aree di particolare fragilità, il bisogno di uno spazio di cura e ascolto.
Psymed, attraverso la sua equipe multidisciplinare di professionisti della salute, ti segue durante la gravidanza e dopo il parto, offrendo un servizio personalizzato che comprende:
Si sa, non ci siamo fatti mancare proprio nulla in questi giorni! Panettoni, cotechini, salse, paste conditissime, lasagne, pandori farciti, dolci tipici, torroni, carni grasse sono i cibi che ci siamo ritrovati sulle nostre tavole. Se analizziamo il periodo appena passato, ci accorgiamo che sono circa 15-20 giorni che festeggiamo, anche se i giorni di festa vera e propria sono stati soltanto 4 o 5! Alzi la mano chi ha “sgarrato” solo nei giorni del calendario segnati in rosso! A loro faccio i miei complimenti, a tutti gli altri consiglio di leggere questo articolo!
Dunque, come rimediare? La prima cosa da fare è acquisire CONSAPEVOLEZZA: prendiamo la nostra cara bilancia e saliamoci sopra. Qualcosa non quadra? C’è forse qualche kg in eccesso? Poi prendiamo un centimetro e misuriamoci la vita: per le donne la circonferenza deve essere inferiore agli 80 cm, per gli uomini inferiore a 95 cm. Un eccesso di peso corporeo, unito ad una circonferenza vita elevata, predispone maggiormente a rischi cardiovascolari, soprattutto se a questi due elementi si aggiungono altri fattori come ipertensione, colesterolo e/o trigliceridi elevati, diabete. Avuta la consapevolezza dello stato del proprio corpo, la seconda cosa da fare è AGIRE: checché ne crediate, noi possiamo fare qualcosa per migliorare il nostro stato di salute, dobbiamo solo volerlo! Usciamo dallo schema “grasso è bello”: un corpo grasso è un corpo affaticato che ha degli organi affaticati la cui funzionalità, alla lunga, può essere compromessa.
E’ giunto il momento di prendere in mano la situazione.
Buona remise en forme!!