Mio figlio è sempre distratto e va male a scuola!

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Cominciano i primi colloqui con gli insegnanti e, a volte, una delle problematiche più evidenti che riguardano nostro figlio è la difficoltà nel mantenere l'attenzione.

Accade che l'insegnante spiega un concetto nuovo e l’alunno si gira intorno nell'aula spaesato senza avere, apparentemente, la curiosità di apprendere qualcosa di nuovo.

Ecco che noi genitori torniamo dal colloquio arrabbiati e non ci spieghiamo il perché questo bambino è così tanto « superficiale » e anche un tantino «maleducato»: si comporta a scuola proprio come a casa senza ascoltare e senza stare attento!

 

Deficit di Attenzione e Iperattività o Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività

Se avesse un ADHD ossia un disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività?

Le  manifestazioni del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) più evidenti sono:

  1. la difficoltà a mantenere l’attenzione
  2. la difficoltà a controllare l’impulsività e il movimento

Alle manifestazioni si aggiungono i sintomi primari che sono:

  • la disattenzione
  • l’iperattività
  • l’impulsività

Nei soggetti con ADHD la difficoltà maggiore è nell’attenzione sostenuta, che consente di mantenere uno sforzo prolungato nel tempo durante  le attività lunghe e ripetitive, come quelle scolastiche ma anche in tutte le attività di gioco.

La  presenza di un  ADHD, porta a dei disturbi cosiddetti secondari, che derivano dall’interazione tra le caratteristiche primarie del disturbo e l’ambiente.

I sintomi secondari non sono da sottovalutare, anzi a volte sono veri e propri «campanelli di allarme» del disturbo.

Essi si evidenziano attraverso:

  • difficoltà scolastiche con incapacità a organizzare le conoscenze e a sviluppare un piano di lavoro
  • bassa autostima e demotivazione con tendenza a estranearsi o con manifestazioni di aggressività
  • difficoltà nelle relazioni interpersonali con rapporti discontinui con i compagni e difficoltà di rapporti basati sulla fiducia con gli insegnanti e, a volte,  con i genitori
  • disturbi emotivi

Tali sintomi secondari sono evidenti anche in altri disturbi, pensiamo ad asempio ad un DSA  - Disturbo Specifico dell'Apprendimento - oppure a problematiche relative al Bullismo di classe o, ancora, a momenti di cambiamento che sta vivendo il bambino, pensiamo, ad esempio, ad una separazione genitoriale.

Proprio per non sottovalutare il malessere di nostro figlio e per non cadere in errori di valutazione, è bene affidarsi ad uno specialista per indagare cosa stia accadendo.

Se anche fosse solo una questione di pigrizia, è bene riflettere che la mancanza di interesse non si manifesta in maniera naturale ma si sviluppa sempre con precedenti dinamiche psicologiche e ambientali.

 

Genitori e Insegnanti Insieme: cosa fare se fosse un Disturbo di Attenzione e Iperattività?

  • Creare un ambiente cosiddetto prevedibile, dove il bambino ritrova una routine rassicurante
  • Agire sull'organizzazione della classe
  • Agire sui tempi di lavoro
  • Organizzare le attività sia scolastiche che extra-scolastiche secondo una pianificazione ben precisa
  • Imparare, con l'aiuto di un esperto, ad adoperare strategie specifiche e supervisionarle nel team
  • Coinvolgere la classe e il gruppo di amici

 

Cosa si può modificare nell'ambiente in presenza di un Disturbo di Attenzione e Iperattività?

Nelle aule scolastiche, come nella propria cameretta,  tanti sono i potenziali distrattori di cui è importante tenere conto per facilitare la quotidianità del bambino. Pensiamo ad esempio a:

  • armadi/librerie
  • porta
  • finestre
  • cartelloni
  • cestino
  • orologio
  • tavolo con materiale educativo/pittorico

Essi devono essere, necessariamente, disposti in modo funzionale, affinché disturbino il meno possibile. 

Certo è che non possono essere eliminate tutte le fonti di distrazione ma bisogna ripensare ad una differente disposizione degli oggetti.

 

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